SETTEMBRE: la vendemmia e il picnic in vigna

di Fabiola Cantaluppi.

 

Ognuno di noi ha dei ricordi d’infanzia ben impressi nella mente che, da odori e profumi, a volte ritornano come immagini sfogliate in un album. Uno di questi souvenirs è la vendemmia di settembre: il profumo del mosto che pian pian si infonde nella campagna circostante e crea aspettative per il nuovo vino, che verrà imbottigliato in primavera.

 

I RICORDI DELLA VENDEMMIA

 

Quando eravamo piccoli, salopette e cappellino, andavamo nell’azienda dei nostri amici … e pigiavamo l’uva con i piedini scalzi, e quanto ci divertivamo! Lo prendevamo come gioco, ma forse il tutto aveva un significato più grande: senza accorgerci ci stavamo unendo alla nostra terra. Tra tutti i momenti, le cose che più mi piacevano erano la compagnia e l’atmosfera di festa, che forse prima vedevo come un gioco, ma di cui ora percepisco la grande importanza.

Raccolta, pigiatura e fermentazione: sono tre i passaggi fondamentali. Le fasi della vendemmia infatti, non si concludono solo nel momento del raccolto, attimo festoso e conviviale dove si scelgono i grappoli migliori per il vino; ma si protraggono per mesi, nei quali, come un rito di passaggio, l’uva raccolta si trasformerà in mosto e infine in qualcosa di ancor più pregiato: il vino.

 

 

LA VENDEMMIA OGGI

 

Oggi, in un mondo sempre più connesso al digitale dove i bambini non giocano quasi più all’aria aperta, ma preferiscono guardare uno schermo, è sempre più necessario riportarli ai valori della terra. E con loro, anche noi adulti, che abbiamo piano piano perso quello spirito libero di semplicità che solo la natura ci offre.

Da qui nascono le collaborazioni con aziende agricole e cantine, che hanno assecondato il desiderio di ricreare ciò che si faceva da piccoli, permettendo così di conoscere tutto ciò che sta dietro ad una semplice bottiglia di vino. Bellissime realtà che tutt’oggi esistono, ma che sono nascoste ed a volte offuscate dal mercato e dal consumismo che dilaga, a discapito del genuino e della produzione locale.

 

I BENEFICI NASCOSTI DIETRO ALLA RACCOLTA

 

Ma vendemmia non è solo questo! È convivialità, di coppia, di famiglia, tra grandi e piccini. È un ponte tra generazioni, un legame tra una mano che raccoglie ed un piede che schiaccia. Dei gesti così semplici, che a volte risultano banali, ma così importanti da non poter dimenticarne la bellezza. È un momento di festa, un riscoprire le tradizioni passate, che poi, alla fine, non passano mai di moda.

 

IL PICNIC IN VIGNA

E perché allora non unire alla vendemmia anche l’esperienza multisensoriale di un picnic? Un momento di pausa rigenerante per staccare dalla solita routine. Così passano le giornate sotto il sole ancora caldo di settembre, quando, tra una risata in compagnia, un cestino di vimini ed un bicchiere di buon vino, si aspetta tra le vigne l’ora del tramonto.

E per voi, qual è l’aspetto più bello della vendemmia?

 

 

 

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